TRA LA MIA RAGIONE E LA MIA FOLLIA CI SEI TU

 

conferenza scenica di Umberto Galimberti

con letture a cura di Margherita Buy e Sergio Rubini

da un’idea di Paola Pedrazzini

 

Amore non è qualcosa di cui l’Io dispone, ma semmai è qualcosa che dispone dell’Io.

Umberto Galimberti

 

 

Il grande filosofo e psicoanalista junghiano Umberto Galimberti ci guiderà nel territorio misterioso dell’Amore.

Le cose d’amore non appartengono al racconto dell’anima razionale perché, in loro presenza, l’anima si sposta, esce dal recinto umano della ragione e si ricongiunge alla follia degli dei. Ma non ci perdiamo in essa, perché ci accompagna l’amato, a cui siamo legati proprio perché ha colto e in qualche modo riflesso la nostra follia.

Ad accompagnarci in questo viaggio, insieme ad Umberto Galimberti, due icone del cinema italiano: Sergio Rubini e Margherita Buy alla cui intensa interpretazione è affidata la lettura scenica di alcune delle più significative pagine letterarie sull’Amore.

 

Umberto Galimberti già ordinario di filosofia della storia, psicologia generale e psicologia dinamica all’Università di Venezia, ha collaborato con Il Sole 24 Ore e oggi scrive per la Repubblica. Tra le sue pubblicazioni Gli equivoci dell’anima, La casa di psiche, L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani, I miti del nostro tempo, Cristianesimo, la religione dal cielo vuoto.

 

Sergio Rubini grande protagonista del cinema italiano, dopo gli esordi a teatro, viene scoperto da Federico Fellini che lo impone alla critica ne L’intervista. Nel 1990 esordisce come regista con La stazione che vince come miglior film la Settimana della Critica di Venezia. Seguono film importanti come Prestazione straordinaria, Il viaggio della sposa, La terra, L’uomo nero… Interprete sensibile ed eclettico lavora con molti registi come Gabriele Salvatores (Denti, Amnesia, Nirvana), Carlo Verdone (Al lupo, al lupo), Giuseppe Tornatore, Francesca Archibugi, Alessandro D’Alatri.

 

Margherita Buy è una delle migliori attrici italiane, capace di dare intensità ad ogni ruolo interpretato e di rinnovarsi con versatilità. Artista pluripremiata (vincitrice di sette David di Donatello, sette Nastri d’Argento, cinque Globi d’oro e tredici Ciak d’oro) è la musa di importanti registi come Daniele Lucchetti (La settimana della sfinge, Arriva la bufera), Sergio Rubini (La stazione), Ferzan Ozpetek (Le fate ignoranti), Carlo Verdone (Maledetto il giorno che t’ho incontrato), Paolo Virzì (Caterina va in città), Cristina Comencini (Va’ dove ti porta il cuore…).

 

 

 

 

 

 

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