È UNA COMMEDIA? È UNA TRAGEDIA?
di Thomas Bernhard
traduzione Vittoria Rovelli Ruberl
con
Fausto Russo Alesi
Giovanni Esposito
vocalist Simona Severini
e con (in o.a.)
Margherita Romeo
Giuseppe Russo
regia
Roberto Andò
******
IN ATTESA DI GIUDIZIO
di Roberto Andò
da Il mistero del processo di Salvatore Satta (edizione Adelphi)
con
Fausto Russo Alesi
Giovanni Esposito
vocalist Simona Severini
pianoforte Vincenzo Pasquariello
voce di Pilato Renato Scarpa
voce di Gesù Paolo Briguglia
e con (in o.a.)
Consiglia Aprovidolo – Andrea Avagliano – Michelangelo Belviso – Mario Cangiano
Pia Castiello – Federica Catalano – Bianca Cesarano – Michele Chiumeo
Massimo Cimaglia – Antonio Conforti – Sergio Del Prete – Antonio Di Martino
Antonio Donnarumma – Gerardo Fierro – Vincenzo Gatto – Antonio Iodice
Carmela La Ragione – Antonella Liguoro – Giuseppe Longo – Pasquale Longo
Cecilia Lupoli – Luigi Marano – Daniele Marino – Giovanni Martino
Andrea Martorano – Rosario Pastore – Agnese Perrella – Giovanni Piscitelli
Giorgio Puddu – Margherita Romeo – Giuseppe Russo – Giovanni Scotti
Angela Tamburrino – Giancarlo Tramontano – Giuseppe Villa – Chiara Vitiello
installazione scenica e luci Gianni Carluccio
costumi Gianni Carluccio e Antonella D’Orsi
suono Hubert Westkemper
musiche Marco Betta
assistente alla regia Luca Bargagna
aiuto scene e costumi Sebastiana Di Gesu
regia
Roberto Andò
Dopo aver partecipato alla prima edizione del NTFI con il bellissimo Proprio come se nulla fosse accaduto, allestito alla Darsena Acton, Roberto Andò torna al Napoli Teatro Festival Italia 2017 presentando due spettacoli nella storica cornice del Maschio Angioino.
Una fuga sul giudizio, sull’angosciosa, e inane, pretesa del diritto di inseguire e bloccare nella norma il tumultuoso rinnovarsi della vita e dell’esperienza. Uno spettacolo-installazione, concepito in due parti, in cui, oltre alla triade che officia il mistero del processo, l’avvocato, il giudice, il pubblico ministero, troviamo le vittime e i loro carnefici, ma anche figure quali Cristo, Pilato, Socrate, Voltaire e un gorilla. Vi si alternano la voce di un assassino e quella di un giurista, entrambe impegnate a frugare nelle pieghe insensate e labirintiche dell’esistenza come forma giuridica. Una requisitoria senza appello sul senso del processo.
Un ringraziamento speciale al Professor Filippo Satta, a Patrick Guinand, a Christiane Schneider, a Michelle Gagliardi.
Le fotografie sono libere da diritti di pubblicazione per uso ufficio stampa. Si prega di citare sempre il nome del fotografo.
Comments are closed.