STEFANO ACCORSI MARCO BALIANI
in
GIOCANDO CON ORLANDO
liberamente tratto da Orlando Furioso di Ludovico Ariosto
scene
MIMMO PALADINO
impianto scenico
DANIELE SPISA
costumi
ALESSANDRO LAI
luci
LUCA BARBATI
adattamento teatrale e regia
MARCO BALIANI
Lo spettacolo ha debuttato al Teatro della Pergola di Firenze il 19 novembre 2013.
Stefano Accorsi e Marco Baliani, di nuovo insieme a giocare con i versi dell’Ariosto, una produzione Nuovo Teatro.
Attore, regista e drammaturgo, Marco Baliani ha trasformato i 38.746 versi dell’Orlando Furioso e le donne, i cavalier, l’arme, gli amori nello spettacolo Giocando con Orlando, un’inedita ballata in ariostesche rime e una singolar tenzone per il palcoscenico da condursi corpo a corpo, rima dopo rima con Stefano Accorsi.
Coincidenze, occasioni e imprevisti hanno generato questa avventura teatrale, che parte dal successo dell’edizione di Furioso Orlando, e raccoglie la necessità e la rinnovata sfida di provare a esplorare il testo in una direzione ancor più radicale dove l’arte sublime del giullare e dell’improvvisazione fa risuonare i corpi in scena attraversati da rime, versi, suoni, rumori trasformandoli in uno e in tutti i personaggi e nei mostri e nelle creature magiche del celebre ‘cantare’. “Come nasce Giocando con Orlando? Nasce da uno scherzo del caso. Mi trovavo ad Asti– racconta Baliani – per la regia della stagione estiva del Furioso Orlando, ma quel giorno l’attrice – Nina Savary – non è riuscita a prendere l’aereo e le scenografie non sono partite da Napoli. C’erano più di ottocento prenotazioni, il produttore Marco Balsamo e gli organizzatori erano disperati. Con Stefano Accorsi ci siamo messi a tavolino e siamo andati in scena così, senza costumi e luci, improvvisando. Io, che non conoscevo a memoria il testo, ho recitato le parti femminili e ho riprodotto con il suono della voce tutti i rumori di scena. Lì è nata l’idea di creare una nuova messinscena, con soltanto noi due attori in scena, tornando un po’ al fondamentalismo del mio Kohlhaas. È stato un nuovo esperimento, una nuova tappa di lavoro”. In Giocando con Orlando Stefano Accorsi interpreta sempre il paladino Orlando, ma è anche il cantore che aggancia i vari episodi nel flusso della storia, Marco Baliani invece è un fool, un regista in scena, pronto ad essere spalla e comprimario, a tendere trappole e inventare strofe. Lo spettacolo parte sempre dalle due storie d’amore principali: il paladino Orlando che insegue la bella Angelica e la guerriera cristiana Bradamante innamorata di Ruggiero, cavaliere saraceno destinato alla conversione, per poi moltiplicare i personaggi, creandone altri intorno, mostri compresi, per condurli a giocare sulla corrispondenza delle rime infilate in un ritmo galoppante, con molta improvvisazione verbale, con rime difficili da trovare, con gesti difficili da compiere.
Mimmo Paladino con i suoi celebri cavalli, realizza la giostra per i duelli, gli amori, gli scontri e gli incontri dei cavalieri che appaiono e scompaiono nel girotondo che il gioco impone. In un impianto scenico firmato da Daniele Spisa si muovono i costumi di Alessandro Lai nel disegno luci di Luca Barbati.
Note di regia
Ma che c’entra Baliani con Accorsi?
Tutt’e due in scena, due attori così diversi?
Cosa è successo? Il Furioso Orlando con in scena Stefano Accorsi e Nina Savary ha girato moltissimo e ha avuto il pregio di fare riscoprire l’immensa opera di Ariosto a migliaia di spettatori. Poi, complice il caso, ne è nata una seconda versione: mi ero accorto che quello che avevamo fatto fino ad allora era una scoperta interessante, ma si poteva fare di più. Mentre seguivo Nina Savary e Stefano Accorsi nella loro evoluzione, e vedevo la forza teatrale del repertorio, della ripetizione che genera nuove idee, ho provato a immaginarmi Ludovico Ariosto che declamava il suo poema. Ma declamava poi? Come raccontava le vicende, c’era musica, la faceva lui, era da solo? Come gli nascevano i cambi di scena, l’abbandono di un filone per cercare una nuova puntata recuperando un eroe dimenticato alcuni capitoli prima? Come decideva di accorciare, tagliare, ricucire, stava attento alle risposte del suo pubblico, provava prima di mettersi all’opera?
Sono corbellerie queste? Forse sì, lo sono, ma da artista devo immaginare un corpo in scena che dice parole e allora perché non provare a rendere il poema ancor più giullaresco, a farlo parente di quell’altro teatro che si svolgeva, appena fuori da quelle corti, nelle stesse piazze, magari con guitti che citavano a memoria gli stessi episodi, ma più rozzamente?
Così ho voluto provare a esplorare il testo in una direzione ancor più radicale.
Il gioco del teatro nel teatro è vecchio come il mondo, l’arte è saperlo condurre in un precario equilibrio, a misura, senza intaccare mai la poesia del poema, senza deridere i personaggi, senza distanza, ma con tutta la compassione amorosa dei guitti che amano le loro creature perché ci si identificano.
In questa nuova versione di Giocando con Orlando c’è molta fisicità, senza scene, senza illustrazioni di alcun tipo, ogni gesto, parola, suono, musica, temporale, vento e accidenti vari viene emesso da quei nostri due corpi affannati e saltellanti.
Il centro resta sempre il tema dell’amore, corrisposto e non, violento e non, tradito e non, con le due coppie di Orlando e Angelica e Bradamante e Ruggiero, e noi due che entriamo e usciamo dai personaggi, creandone altri intorno, mostri compresi, giocando, appunto, sulla corrispondenza delle rime infilate in un ritmo galoppante, con molta improvvisazione verbale, con rime difficili da trovare, con gesti difficili da compiere.
Saltando spazi e tempi con un semplice gioco di luci, o con un salto in più su una pedana rialzata. Stefano è il cantore che aggancia i vari episodi in un flusso più continuativo, io invece sono un fool, a far da regista in scena, a diventare spalla e comprimario, a tendere trappole e inventare strofe. Ma ecco, che grazie a questo gioco, a questa ludica gioia teatrale, a tratti appare, per intero, la passione dell’amore, distillata e resa straziante, la forza dell’amicizia, in un attimo di commossa fratellanza, la furia della gelosia in un esercizio distruttivo. Giocando con Orlando saprà sorprendere lo spettatore che, dopo esser stato condotto al campo da gioco, alla giostra e alla helzapoppiniana baraonda, si troverà all’improvviso di fronte a qualcosa di antico: i sentimenti. Avrà appena il tempo per sentirli e provare qualcosa che assomiglia alla nostalgia, per poi essere trascinato di nuovo sulle montagne russe dell’Ippogrifo volante o dell’Orca ruggente.
Marco Baliani
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Tournée stagione 2013-2014
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Teatro Verdi Santa Croce sull’Arno 27/11/2013
Teatro dei Differenti Barga 28/11/2013
Teatro Lauro Rossi Macerata dal 29 al 30/11/2013
Teatro Concordia San Benedetto del Tronto 01/12/2013
Teatro San Filippo Neri Nembro 04/12/2013
Teatro Astra Schio 05/12/2013
Teatro Comunale Treviso dal 06 all’08/12/2013
Teatro Sociale Como dall’11 al 12/12/2013
Teatro Excelsior Cesano Maderno 13/12/2013
Teatro Garibaldi Carrara dal 14 al 15/12/2013
Nuovo Teatro Verdi Brindisi dal 18 al 19/12/2013
Teatro Curci Barletta dal 20 al 22/12/2013
Teatro Goldoni Livorno dal 07 all’08/01/2014
Auditorium Tommasiello Teano 09/01/2014
Teatro Comunale Caserta dal 10 al 12/01/2014
Teatro Ambra Jovinelli Roma dal 16 al 26/01/2014
Teatro Sociale Castiglione delle Stiviere 29/01/2014
Teatro Sociale Omegna 30/01/2014
Teatro Cagnoni Vigevano 31/01/2014
Teatro Coccia Novara dall’01 al 02/02/2014
Teatro Elfo Puccini Milano dal 04 al 09/02/2014
Teatro della Corte Genova dall’11 al 16/02/2014
Teatro Ermanno Fabbri Vignola dal 19 al 20/02/2014
Teatro Duse Bologna dal 21 al 23/02/2014
Teatro Nuovo Napoli dal 26/02 al 02/03/2014
Tournée stagione 2016-2017
Teatro Bellini Napoli dal 28/02 al 05/03/2017
Teatro Sociale Mantova 08/03/2017
Teatro Alighieri Ravenna dal 09 al 12/03/2017
Teatro Cucinelli Solomeo dal 14 al 15/03/2017
Teatro Solvay Rosignano 16/03/2017
Teatro del Giglio Lucca dal 17 al 19/03/2017
Teatro San Rocco Seregno dal 21 al 22/03/2017
Teatro Sociale Sondrio 23/03/2017
Teatro di Locarno dal 24 al 25/03/2017
Teatro di Chiasso 26/03/2017
Teatro Circus Pescara dal 28 al 29/03/2017
Teatro Rossini Civitanova Marche 30/03/2017
Teatro La Fenice Senigallia dal 31/03 al 01/04/2017
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