Un progetto di Marco Balsamo
A cura di Patrizia Bologna
regia Fabrizio Arcuri
assistente alla regia Paola Rota
interpreti
Sergio Rubini, Mimmo Borrelli, Peppe Lanzetta, Ascanio Celestini, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Solarino, Isabella Ragonese, Laura Morante, Marco Baliani, Antonella Stefanucci, Michele Placido
testi di
Benedetto Croce, Pier Paolo Pasolini, Pino Daniele, Mimmo Borrelli, Peppe Lanzetta, Ascanio Celestini, Erri De Luca, Anna Maria Ortese, Fausto Paravidino, Henry James, Marco Baliani, Montesquieu, Stendhal, Johann Wolfgang von Goethe, Walter Benjamin, Elena Ferrante, Antonella Cilento, Raffaele La Capria
Grandi attori di cinema e di teatro sono gli interpreti di un ciclo di letture, per la regia di Fabrizio Arcuri, che il Napoli Teatro Festival Italia 2015 dedica a Napoli. Location del progetto è la terrazza di Castel Sant’Elmo, il complesso monumentale che domina tutta la città, da cui si può godere di un panorama mozzafiato sul golfo e le sue isole. Napoli è sempre stata meta d’eccezione per artisti ed intellettuali che l’hanno immortalata nei loro scritti. Goethe, per esempio, scriveva: «Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate… Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi!». Ricordando Goethe ed il suo viaggio in Italia, si è chiesto ad alcuni autori (Ascanio Celestini, Marco Baliani, Mimmo Borrelli, Peppe Lanzetta) di scrivere una lettera d’amore – originale e inedita – per Napoli. Altri testi sono stati scelti tra la letteratura passata selezionando pagine in grado di restituire l’atmosfera della città. Undici interpreti si fanno portavoce di queste confessioni, accompagnati da musiche eseguite dal vivo, per comporre un mosaico di ventidue serate al tramonto, tra presente e passato, tra nuovi autori e grandi capolavori.
«Dediche alla città di Napoli è una sorta di prologo giornaliero al Festival, un modo per entrare dentro le pieghe di una città ricca di tante risorse per esaltarne la vitalità e la storia, per rintracciare dei punti di fuga e nuove prospettive.
Testi inediti e racconti classici raccolti tutti insieme ci offrono un prisma, una Napoli piena di contraddizioni e di umanità, tanti piani che coesistono e che si intrecciano in un susseguirsi di emozioni, immagini, vicende vere e inventate, leggende e realtà.
Lo sguardo incantato del letterato viaggiatore del Settecento e dell’Ottocento si alterna alla visione storica e lucida del filosofo novecentesco per riverberare nella prosa di autori contemporanei, napoletani e non, per creare queste cartoline che insieme tentano di restituire, in un mosaico, una visione d’insieme nella sua complessità. Ci offrono costantemente uno sguardo centrifugo e centripeto.
A farci da Virgilio le voci di grandi interpreti che si alterneranno alla voce più personale degli autori stessi che con la musica dal vivo costituiranno le pennellate di questi acquarelli al tramonto.
Ci sarà l’occasione di conoscere e indagare la radice e la natura di alcuni stereotipi che accompagnano la cultura napoletana e al contempo, negli scritti più contemporanei, dei nuovi punti di partenza che rintracciano quella stessa radice per sfrondarla dal luogo comune e lasciar intravedere nuove traiettorie».
Fabrizio Arcuri
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