Ho pensato che riportare in teatro le parole di Leonardo Sciascia, oggi, avesse un senso. Avesse una ragione. Poetica e politica. Senza equivoci nel riferirsi dell’una all’altra, come sempre, in ogni tempo, ma ancor più oggi.
Uno spettacolo inedito, animato da due protagonisti d’eccezione – Alessandro Haber e Rocco Papaleo – e da un regista come Giovanni Veronesi, per la prima volta impegnato in ambito teatrale. L’incontro artistico tra due attori amatissimi da pubblico e critica, qui in veste di cantautori. Musica e parole per due straordinari interpreti italiani.
L’idea dello spettacolo nasce da un aneddoto reale.
Qualche anno fa, a Madrid, in una busta dell’immondizia fu trovato un fascicolo contenente domande di assunzione per una catena di supermercati.
Uno degli impiegati del dipartimento del personale vi aveva annotato le sue impressioni sui candidati: “straniero grasso”, “questa no, brutta e stracciona”, “grassoccia con brufoli”, “fuori di testa, padre alcolizzato”…